Osteoporosi postmenopausale, denosumab efficace e sicuro fino a 10 anni e meglio dell’acido zoledronico

Osteoporosi postmenopausale, denosumab efficace e sicuro fino a 10 anni e meglio dell’acido zoledronico

In occasione del recentissimo meeting annuale dell’American Society for Bone and Mineral Research (ASBMR) sono stati presentati i dati di due studi condotti su denosumab in pazienti con osteoporosi postmenopausale. Si tratta della fase di estensione dello studio di fase III FREEDOM che ha valutato la sicurezza a lungo termine del farmaco e di uno studio di fase IV di confronto con acido zoledronico.

I risultati della fase di estensione dello studio di fase III FREEDOM (Fracture Reduction Evaluation of Denosumab in Osteoporosis every six Months) hanno dimostrato che il farmaco è sicuro anche a distanza di dieci anni, con un’incidenza di eventi avversi consistente per tutta la durata dello studio e con una ridotta incidenza di fratture. Inoltre, le donne trattate con il farmaco hanno continuato a mostrare un aumento della densità minerale ossea per tutta la durata dello studio.

Lo studio di fase III FREEDOM ha arruolato 7.808 donne in postmenopausa con osteoporosi, randomizzate a ricevere 60 mg di denosumab o placebo per via sottocutanea ogni sei mesi per un periodo di tre anni. Dopo questa prima fase, le donne hanno avuto la possibilità di essere arruolate nella fase di estensione dello studio della durata di sette anni.

I criteri di eleggibilità per la fase di estensione dello studio includevano l’aver terminato la prima fase dello studio e di non avere perso più di una dose del farmaco o placebo nella fase precedente e di non aver ricevuto altri farmaci anti osteoporosi.

Tutte le donne arruolate nella fase di estensione dello studio hanno ricevuto denosumab open label alla dose di 60 mg ogni sei mesi. Le donne che avevano ricevuto il placebo nella prima fase dello studio sono state trattate con denosumab per un periodo complessivo di sette anni, mentre quelle trattate con il farmaco anche nella fase precedente hanno ricevuto denosumab per un periodo totale di dieci anni. Dei 4.550 partecipanti arruolati nella fase di estensione dello studio, 2.626 hanno completato il trattamento.

I soggetti trattati per 10 anni con denosumab hanno mostrato un miglioramento della densità minerale ossea nell’intero periodo di studio pari al 21,7% in corrispondenza della zona lombare della colonna vertebrale, del 9,2% a livello dell’anca, rispetto al basale nello studio iniziale. In generale il tasso di eventi avversi ed eventi avversi severi era consistente con i dati riportati precedentemente. Il tasso annuale d fratture vertebrali e non vertebrali è rimasto ridotto anche nella fase di estensione dello studio. Nei sette anni di estensione sono stati osservati 13 casi di osteonecrosi della mandibola e due eventi di frattura femorale atipica. Nessuno di questi eventi si era verificato nei primi tre anni di studio.

Il secondo studio presentato all’ASBMR è un trial di fase IV che ha mostrato un vantaggio in termini di densità minerale ossea con denosumab rispetto all’acido zoledronico in donne in postmenopausa precedentemente trattate con bifosfonati orali.

Si tratta di un trial della durata di 12 mesi, che ha incluso 643 donne a partire dai 55 anni d’età con osteoporosi postmenopausale, in terapia con bifosfonati orali da almeno due anni. Le partecipanti sono state randomizzate a ricevere denosumab sottocute (60 mg ogni sei mesi) più placebo per via endovenosa una volta all’anno o acido zoledronico (5 mg una volta all’anno) più placebo sottocute ogni sei mesi. Il cambiamento rispetto al basale della densità minerale ossea a 12 mesi, l’endpoint primario dello studio, era significativamente superiore con denosumab rispetto all’acido zoledronico (3,2% vs 1,1%, rispettivamente p<0,0001).

Le pazienti trattate con denosumab hanno mostrato miglioramenti superiori rispetto al controllo anche per quanto riguarda gli endpoint secondari dello studio tra cui il cambiamento della densità minerale ossea a livello dell’anca (1,9% vs 0,6% p<0,0001) a livello del collo del femore (1,2% vs -0,1% p<0,0001) e a livello del radio (0,6% vs 0% p<0,0184).

Durante lo studio non sono stati osservati particolari eventi avversi e l’incidenza di questi era simile nei due gruppi di trattamento.  Tre fratture femorali atipiche sono state osservate nel gruppo trattato con denosumab e una nel gruppo trattato con acido zoledronico. Non sono stati invece osservati casi di osteonecrosi della mandibola, ipocalcemia o ritardata guarigione delle fratture.

HG Bone, ML Brandi, JP Brown et al. Ten Years of Denosumab Treatment in Postmenopausal Women With Osteoporosis:  Results From the FREEDOM Extension Trial FREEDOM Extension 10-year ASBMR 2015 Abstract (Pub ID: 057237)

PD Miller, N Pannacciulli,  JP Brown,Denosumab Compared With Zoledronic Acid in Postmenopausal Women With Osteoporosis Previously Treated With Oral Bisphosphonates: Efficacy and Safety Results From a Randomized Double-blind Study ASBMR 2015

Safety and Efficacy Study to Evaluate Denosumab Compared With Zoledronic Acid in Postmenopausal Women With Osteoporosis
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