Le fratture dell’anca rappresentano non solo un grave problema di salute pubblica, ma anche una condizione ad alto impatto sociale ed economico. Si stima che ogni anno circa 300,000 persone di età superiore a 65 anni vadano incontro a questo tipo di evento, e i numeri sono destinati ad aumentare, rendendo necessario un efficace intervento anche in termini riabilitativi [1, 2]. Diversi studi hanno dimostrato i benefici di programmi di esercizio fisico strutturati per pazienti anziani con frattura dell’anca, ma i risultati sono spesso contrastanti [3].
L’aggiunta di un agente anabolizzante potrebbe amplificare gli effetti dell’esercizio sul recupero della funzione muscolare nel post-frattura [4]. Tuttavia, gli studi finora disponibili presentano alcune criticità, come l’età della popolazione selezionata oppure la qualità metodologica che impediscono di trarre delle conclusioni definitive sull’efficacia del testosterone nelle donne anziane con frattura, evento con elevato impatto sia in termini di morbidità che mortalità [5, 6].
Blinder e colleghi, nello studio Starting a Testosterone and Exercise Program After Hip Injury (STEP-HI), hanno valutato gli effetti di un programma di esercizi fisici supervisionati combinati con l’uso di testosterone topico sulla ripresa muscolare e funzionale in donne over 65 con recente frattura dell’anca.
Lo STEP-HI trial è uno studio di fase 3, in doppio cieco, randomizzato, placebo-controllo condotto in 8 centri differenti tra dicembre 2018 e agosto 2023. Durante questo periodo sono state confrontate tre strategie di intervento: (1) esercizio fisico supervisionato più uso di gel a base di testosterone topico (gruppo 1), (2) esercizio fisico supervisionato più placebo (gruppo 2), e (3) cure standard potenziate (gruppo3).
I criteri di inclusione erano: sesso femminile, età maggiore di 65 anni, intervento chirurgico per frattura dell’anca, screening effettuato entro 22 settimane dalla data dell’operazione, residenza in comunità o in una struttura di assistenza prima della frattura, punteggio al Modified Physical Performance Test compreso tra 12 e 28 (fragilità tra lieve e moderata) e livello di testosterone totale sierico pari o inferiore a 60 ng/dL.
I criteri di esclusione erano: punteggio superiore a 10 al Short Blessed Test (deficit cognitivo) o incapacità di fornire consenso informato, fattori compromettenti la sicurezza (condizioni mediche instabili; tumore al seno, alle ovaie o all’utero negli ultimi 10 anni) e potenziali fattori di confondimento (uso di progestinici o androgeni nei 6 mesi precedenti; corticosteroidi sistemici per più di tre mesi nei 12 precedenti). Inoltre, le donne che assumevano farmaci per l’osteoporosi potevano continuare il trattamento.
In totale, 129 donne sono state arruolate e randomizzate (55 nel gruppo 1, 54 nel gruppo 2 e 20 nel gruppo 3). L’età media era di 79.3 ± 8.4 anni. 7 partecipanti (2 nel gruppo 1, 3 nel gruppo 2, e 2 nel gruppo 3) sono state escluse per mancanza di follow-up.
A 12 settimane, i livelli di testosterone nel gruppo 1 erano pari a 165.6 ± 18.3 ng/dl e si sono mantenuti stabili anche a 24 settimane.
L’aderenza ai programmi di esercizio nei gruppi 1 e 2 è stata del 64.2% senza differenze significative tra gruppi.
A 24 settimane, l’aumento medio nella distanza percorsa nel test dei 6 minuti (6MWT) è stato di 42.7 ± 8.2 m nel gruppo 1, 40.5 ± 8.4 nel gruppo 2 e 37.7 ± 14.8 nel gruppo 3. Le differenze non erano statisticamente significative. Il punteggio Short Physical Performance Battery (SPBB) è aumentato di 1.5 punti nel gruppo 1 e di 0.7 nel gruppo 2, differenza statisticamente significativa (p=0.009).
Riguardo l’utilizzo degli ausili per la deambulazione (bastone o girello) il 39.5% delle donne appartenenti al gruppo 1, il 17.1% nel gruppo 2 ed il 17.7% nel gruppo 3 non ne aveva più bisogno a 24 settimane. La differenza tra gruppi era significativa nel confronto tra testosterone vs placebo (p=0.03).
L’8.5% delle partecipanti ha avuto uno o più eventi avversi gravi, in particolare 7 donne appartenevano al gruppo 1, 3 a quello 2 e solo 1 al gruppo 3, ma senza differenze statisticamente significative.
Dai risultati dello studio STEP-HII, il trattamento con testosterone topico in donne over 65 con frattura dell’anca non ha mostrato benefici superiori rispetto al solo esercizio fisico in termini di recupero funzionale, resistenza o mobilità a lungo raggio. Tuttavia, sono stati osservati miglioramenti nella forza muscolare e nella riduzione della necessità di ausili per la deambulazione.
Commento all’articolo: Binder EF, Bartley JM, Berry SD, et al. Combining Exercise Training and Testosterone Therapy in Older Women After Hip Fracture: The STEP-HI Randomized Clinical Trial. JAMA Netw Open. 2025;8(5):e2510512. Published 2025 May 1. doi:10.1001/jamanetworkopen.2025.10512
Bibliografia:
1. Remily EA, Mohamed NS, WilkieWA, et al. Hip fracture trends in America between 2009 and 2016. Geriatr Orthop Surg Rehabil. 2020;11:2151459320929581.
2. Harvey N, Dennison E, Cooper C. Osteoporosis: impact on health and economics. Nat Rev Rheumatol. 2010;6 (2):99-105.
3. Fairhall NJ, Dyer SM, Mak JC, Diong J, KwokWS, Sherrington C. Interventions for improving mobility after hip fracture surgery in adults. Cochrane Database Syst Rev. 2022;9(9):CD001704.
4. Bhasin S, Krishnan V, Storer TW, Steiner M, Dobs AS. Androgens and selective androgen receptor modulators to treat functional limitations associated with aging and chronic disease. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2023; 78(suppl 1):25-31.
5. Huang G, Basaria S, Travison TG, et al. Testosterone dose-response relationships in hysterectomized women with or without oophorectomy: effects on sexual function, body composition, muscle performance and physical function in a randomized trial. Menopause. 2014;21(6):612-623.
6. Farooqi V, van den Berg ME, Cameron ID, Crotty M. Anabolic steroids for rehabilitation after hip fracture in older people. Cochrane Database Syst Rev. 2014;2014(10):CD008887.