SIOMMMS al ministro Lorenzin: sappiamo come far risparmiare 4 milioni al Ssn

SIOMMMS al ministro Lorenzin: sappiamo come far risparmiare 4 milioni al Ssn

Roma 16 novembre 2014 – Con un appello al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per un suo intervento forte sull’appropriatezza terapeutica, si è aperto oggi a Roma il XV Congresso Nazionale della Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS).

Tra gli ospiti, anche il presidente dell’American Society for Bone and Mineral Research (ASBMR), l’italiano Roberto Civitelli, che porterà i nuovi approcci alla terapia dagli Stati Uniti.

Da Roma, i 500 esperti della società scientifica che in Italia promuove il progresso scientifico e la prevenzione delle malattie dell’osso, denunciano: a troppi pazienti vengono prescritti farmaci senza necessità e, di contro, persone che dovrebbero essere in terapia non vengono sottoposte a trattamento.

Nel caso dell’osteoporosi, che in Italia colpisce circa 5 milioni di persone, il 96% delle persone sottoposte a cura per la patologia non si è mai fratturato e il 76% dei malati non viene appropriatamente curato. Ridurre dell’1% le terapie inappropriate porterebbe un risparmio di 4.265.789 euro all’anno.

Tale cifra consentirebbe di investire nella prevenzione delle fratture grazie alle terapie somministrate a chi ne ha bisogno (l’1% in più costerebbe “solo” 583.061 euro all’anno).

Dal suo Congresso, in corso fino a sabato, la SIOMMMS chiede perciò che il Ministero vigili sulle prescrizioni e sull’applicazione dei protocolli di cura che, sulla base dei dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) 2014, risulterebbero disattesi.

“Questa situazione ha due importanti implicazioni a danno dei pazienti e a danno del Servizio Sanitario Nazionale – spiega il Presidente della società scientifica Giancarlo Isaia, Direttore del Dipartimento di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso della Città della Salute e della Scienza di Torino -: i pazienti, per lo più anziani, vedono compromessa la propria qualità di vita per il susseguirsi di fratture che si potrebbero evitare con un trattamento adeguato; il SSN vede moltiplicarsi i costi connessi alla gestione delle fratture che si potrebbero prevenire e che invece inducono anche mortalità e frequenti invalidità permanenti”.

La gestione delle fratture costa infatti al SSN circa un miliardo di euro all’anno; solo quelle vertebrali rappresentano un onere di circa 300 milioni; mentre ogni frattura di femore costa 13.500 euro. Per la SIOMMMS, l’appropriatezza terapeutica potrebbe essere la spending review intelligente in sanità.

“Tutti possiamo essere protagonisti del miglioramento e della razionalizzazione dei costi – aggiunge Isaia – a partire dalla gestione del paziente. È necessario pertanto dar corpo a un’alleanza fra i diversi specialisti a vario titolo chiamati alla gestione del paziente con fratture da osteoporosi. L’obiettivo è operare in una visione integrata e rispettosa delle diverse competenze scientifiche e professionali”.

Tra gli altri temi in agenda per i tre giorni, le più recenti acquisizioni della ricerca, nuovi farmaci, diffusione dell’osteoporosi maschile e giovanile, il ruolo degli specialisti della salute delle ossa




siommms.it